IP, IT e Data protection

IA, chatGPT bloccato dal Garante della Privacy

Le contestazioni riguardano la raccolta illecita di dati personali e l'assenza di sistemi per la verifica dell’età dei minori: in un incontro con l'Autorità italiana, OpenAI ha manifestato la volontà di collaborare per un soluzione delle criticità rilevate

AGGIORNAMENTO A CURA DELLA REDAZIONE -  CHATGPT, OPENAI SI ACCORDA CON IL GARANTE PRIVACY PER TUTELARE GLI UTENTI ITALIANI: il 5 aprile 2023 si è svolto un incontro in video conferenza tra Garante per la protezione dei dati personali e OpenAI che pur ribadendo di essere convinta di rispettare le norme in tema di protezione dei dati personali, ha dato disponibilità a collaborare con l’obiettivo di arrivare ad una positiva soluzione delle criticità rilevate dall'Authority italiana riguardo al bot ChatGPT, rafforzando in particolare la trasparenza nell’uso dei dati personali degli utenti, i meccanismi per l'esercizio dei diritti e le garanzie per i minorenni. Il Garante Privacy, sottolineando come non vi sia volontà di limitare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e dell’innovazione tecnologica, ha ribadito l’importanza del rispetto delle norme poste a tutela dei dati personali dei cittadini, si è riservato di valutare le misure proposte dalla società.


Il 30 marzo l’Autorità Garante ha limitato provvisoriamente il trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, apprendo al contempo un’istruttoria. La company ha tempo fino al 20 aprile per comunicare le misure adottate in attuazione a quanto richiesto dal Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato annuo. La timeline del chatbot in 5 date.

Il 3 novembre 2022

Ha segnato una milestone nella storia della tecnologia, poiché la company statunitense OpenAI ha lanciato Chat GPT, un tool di machine learning conversazionale, un chatbot basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico.

ChatGPT impiega una tecnologia di apprendimento automatico per generare del testo in modo autonomo, sulla falsariga del linguaggio umano.

7 gennaio 2023

In un’intervista sull’HuffPost, Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali, affermava: “Il chatbot immagazzina – o, almeno, può immagazzinare - una conoscenza globale su centinaia di milioni di persone in giro per il mondo, sul loro modo di pensare, sulle domande che si pongono, sulle loro ansie, paure e preoccupazioni. Nessun terrorismo psicologico e nessun invito a smettere di sperimentare, ma non dimentichiamoci che Chat GPT-3 non è un nostro amico, ma un prodotto commerciale realizzato da imprenditori”.

20 marzo 2023

ChatGPT ha subito una perdita di dati (data breach) riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento.

Infatti, anche gli utenti iscritti a ChatGPT Plus, il servizio da 20 Dollari al mese che propone il funzionamento dell’IA in ogni circostanza, e pure in ipotesi di picchi di accesso, sono stati impediti a porre quesiti all’IA.

30 marzo 2023

Il Garante italiano per la privacy ha disposto il blocco di ChatGPT fino a quando non rispetterà la disciplina sulla riservatezza. Con proprio provvedimento a effetto immediato, l’Autorità ha limitato provvisoriamente il trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, apprendo al contempo un’istruttoria.

Nel Provvedimento 30 marzo 2023, n. 112 (testo in calce) il Garante privacy rileva la mancanza di una informativa agli utenti e a gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, nonché l'assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma.

Dalle verifiche è inoltre emerso che sovente le informazioni fornite da ChatGPT non corrispondono al dato reale, con ciò determinando un trattamento di dati personali inesatto.

Infine, il provvedimento sottolinea che nonostante il servizio Chat GPT risulti rivolto ai maggiori di 13 anni, l’Autorità Garante ha posto sotto la lente come l’assenza di qualsivoglia filtro per la verifica dell’età anagrafica degli utenti esponga i minori a risposte non idonee rispetto al loro livello di sviluppo e autoconsapevolezza.

20 aprile 2023

Entro tale data OpenAI, che non ha una sede nell’Unione Europea bensì ha designato un rappresentante nello Spazio economico europeo, dovrà comunicare le misure adottate in attuazione di quanto richiesto dal Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro, ovvero fino al 4% del fatturato globale annuo.

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