IP, IT e Data protection

L'utilizzo dell'intelligenza artificiale in ambito parlamentare

L’impiego dell’IA nei Parlamenti (analisi di dati e Informazioni, elaborazione NLP, assistenza decisionale, comunicazione e coinvolgimento tra legislatori e cittadini) e lo scenario italiano

L’utilizzo e l’integrazione dell'Intelligenza Artificiale nel campo parlamentare emerge come una tematica di interesse cruciale, offrendo sia l'opportunità di ottimizzare i processi decisionali che la considerazione sulle possibili sfide etico-giuridiche.

Nel panorama contemporaneo, l'Intelligenza Artificiale si è affermata, con energia trasformativa, in diversi settori della società ed una delle sfide principali per le istituzioni democratiche è stata quella di  garantire che le tecnologie emergenti, quali appunto l'IA, vengano impiegate in modo etico e efficace al fine di migliorare i processi decisionali e la governance.

In questo contesto, l'utilizzo dell'IA a supporto del lavoro parlamentare è ancora nelle sue prime fasi di “sperimentazione”; è importante che lo sviluppo e l'utilizzo dell'IA siano accompagnati da un adeguato quadro giuridico e legislativo che tenga conto delle sfide e dei rischi connessi.

Si tratta, infatti, di una questione di crescente rilevanza e complessità.  

Con il progressivo avanzamento dell'IA nell'ambito dei procedimenti parlamentari, emerge la necessità di delineare precisi orientamenti etici e operativi, miranti a garantire la responsabilità, la trasparenza e il mantenimento dell'autonomia umana. Parimenti, questo processo innovativo del suo utilizzo dovrebbe favorire gli obiettivi di sviluppo sostenibile, preservando la privacy, la sicurezza e la diversità. Al fine di perseguire tali obiettivi, un comitato tecnico ha congiuntamente convenuto, durante la conferenza "LegisTech: the Americas", tenutasi a Brasília (13-14 aprile 2023), l'esplorazione e all'approfondimento delle implicazioni della tecnologia nel contesto legislativo delle Americhe. In particolare, la stessa si è proposta di esaminare il ruolo delle tecnologie emergenti, quali l'Intelligenza Artificiale, nella trasformazione dei processi parlamentari e nella modellazione delle pratiche legislative. Attraverso l'analisi critica e il dibattito interdisciplinare, gli attori coinvolti - che spaziavano dagli accademici ai legislatori, dai professionisti del settore tecnologico agli esperti in etica e governance - si sono dedicati ad analizzare le opportunità offerte dalle tecnologie avanzate.

Nello specifico, la conferenza si è concentrata sulla discussione di tematiche quali la necessità di stabilire linee guida etiche e operative per l'introduzione dell'IA nel contesto parlamentare, il bilanciamento tra innovazione tecnologica e protezione dei diritti fondamentali, nonché le modalità per garantire la responsabilità e l'autonomia umana nell'implementazione di soluzioni tecnologiche.

In questo contesto, la conferenza "LegisTech: the Americas" è stata un'importante piattaforma di dialogo e condivisione di conoscenze, volta a promuovere la cooperazione internazionale e lo scambio di migliori pratiche nel campo della legislazione tecnologicamente avanzata.

Si segnala, inoltre, che sul tema dell’utilizzo dell’IA nel Parlamento, punto di riferimento per reperire informazioni sul tema potrebbe essere Bússola Tech, ossia un Think Tank globale che lavora “nella promozione della modernizzazione istituzionale e della trasformazione digitale nei Parlamenti e nelle Legislature, attraverso la diplomazia parlamentare, la cooperazione e la ricerca”.

Sul loro sito web è presente il portale “Biblioteca LegisTech: archivio della modernizzazione parlamentare”, il cui scopo è monitorare l'evoluzione della modernizzazione e della trasformazione digitale all'interno dei Parlamenti e delle legislature, mostrando le loro esperienze e i loro sforzi nell'abbracciare soluzioni innovative per migliorare le loro operazioni e attività.

Inoltre, Bússola Tech – secondo quanto si legge nella sezione “i nostri eventi” – dal 2023, ospita  un simposio con una serie di sessioni che riunisce segretari generali e cancellieri dei Parlamenti di diverse istituzioni legislative per esplorare la loro visione sull'IA nelle operazioni parlamentari.

Il simposio approfondisce gli aspetti pratici dell'applicazione dell'IA in Parlamento, quali lo snellimento dei servizi legislativi, la gestione delle richieste ed il miglioramento dei processi decisionali (in particolare, il 22 febbraio 2024 è stato affrontato il tema “il futuro delle operazioni parlamentari con i servizi legislativi potenziati dall'IA: sfide e priorità”).

Il simposio, infine, promuove una comprensione più approfondita del suddetto tema e si impegna a facilitare un approccio lungimirante per la sua applicazione nei Parlamenti.

L'intelligenza artificiale in movimento. Impatto sui diritti costituzionaliL'intelligenza artificiale in movimento. Impatto sui diritti costituzionali, di Noemi Miniscalco, Ed. CEDAM. Muovendo dalle trasformazioni in essere e dalla loro attuale regolazione a livello normativo, il volume indaga i rapporti tra diritti e tecnologia, ricostruendo specificamente l’impatto del fenomeno della smart mobility sui diritti e sulle libertà costituzionali, in termini di maggiori o minori opportunità di godimento di essi.
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L’impiego dell’IA nei Parlamenti: alcune esemplificazioni

L'IA può svolgere una serie di ruoli chiave nel contesto parlamentare, tra cui:

  • l’analisi dei dati e delle Informazioni, ovvero l’IA può essere impiegata per analizzare grandi quantità di dati e di informazioni provenienti da diverse fonti, consentendo ai legislatori di ottenere una panoramica approfondita su questioni complesse;
  • l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP), i cui I sistemi possono essere utilizzati per estrarre informazioni rilevanti dai testi legislativi, dalle dichiarazioni dei politici e dai documenti ufficiali, facilitando la ricerca e l'analisi di contenuti;
  • l’assistenza decisionale, nel fornire analisi predittive, simulazioni di politiche e valutazioni in materia di proposte legislative;
  • comunicazione e coinvolgimento tra i legislatori e i cittadini, facilitando il c.d. coinvolgimento pubblico, ovvero la partecipazione democratica.

L'Intelligenza Artificiale si configura come una forza catalizzatrice con il potenziale di trasformare radicalmente il panorama del lavoro parlamentare. Tuttavia, per sfruttare appieno le sue potenzialità, è di fondamentale importanza considerare e, di conseguenza, affrontare con serietà le sfide e i rischi connessi alla sua implementazione. Tale approccio è importante per garantire l'affidabilità e la legittimità delle decisioni e dei processi derivanti dall'IA nell'ambito parlamentare.

Parallelamente, è essenziale considerare l'importanza della formazione adeguata dei parlamentari riguardo al suo utilizzo. Un'adatta preparazione in questo ambito consentirebbe ai legislatori di comprendere appieno le potenzialità e i limiti della tecnologia, nonché di valutare in modo critico le implicazioni etiche e sociali delle decisioni relative al suo utilizzo. In tal senso, la consapevolezza rappresenta un elemento chiave per garantire che l'adozione dell'IA, nel contesto parlamentare, promuova il bene comune e preservi i valori democratici e i diritti fondamentali.

Esemplificando il suddetto contesto, l'impiego dell'Intelligenza Artificiale nel Parlamento americano rappresenta un'evoluzione significativa nel modo in cui vengono gestiti i processi legislativi e amministrativi. Piattaforme di IA possono essere utilizzate per analizzare grandi quantità di dati provenienti da varie fonti, consentendo ai legislatori di accedere rapidamente a informazioni pertinenti per prendere decisioni informate. Inoltre, l'introduzione e l'impiego dell'Intelligenza Artificiale nei procedimenti legislativi del Congresso degli Stati Uniti e delle legislature statali costituiscono un ambito di studio di crescente interesse nell'ambito della governance e della politica contemporanea. La GenAI offre un vasto spettro di applicazioni potenzialmente rivoluzionarie, che vanno dalla gestione dei flussi informativi e della documentazione legislativa alla formulazione di politiche basate sull'analisi predittiva dei dati.

Nel 2023, infatti, alcuni membri del Congresso hanno attirato l'attenzione per aver utilizzato ChatGPT e altri LLM per comporre discorsi, formulare domande e redigere progetti di legge.

Sul punto, il rappresentante democratico del Massachusetts, Jake Auchincloss, è diventato il primo membro del Congresso a tenere un discorso scritto sull'Intelligenza Artificiale alla Camera dei Rappresentanti. Il discorso è stato pronunciato a sostegno di una proposta di legge che prevede la creazione di un centro di ricerca congiunto sull'IA gestito da Stati Uniti e Israele.

Riconoscendone la rapida adozione, la Camera dei Rappresentanti ha iniziato ad esplorare e integrare le capacità dell'IA nelle operazioni del Congresso, tant’è che nell'aprile del 2023, il Chief Administrative Officer (CAO) della Camera ha risposto prontamente alle indicazioni del Committee on House Administration (CHA) istituendo un “gruppo di lavoro sull'IA” volontario, formalizzando una struttura attraverso la quale il personale del Congresso ha potuto mettere in atto, in modo sicuro, nuovi strumenti tecnologici, tra cui i modelli linguistici generativi, e condividere i propri risultati in modo anonimo. Questa iniziativa è stata accompagnata dall'emissione da parte del CAO di una raccolta di best practice sulla salvaguardia dei dati sensibili, dimostrando un impegno tangibile verso la tutela della privacy e della sicurezza dei dati in materia di IA.

Tuttavia, in generale la GenAI solleva interrogativi etici e sociali fondamentali, come la possibilità di discriminazione algoritmica o la perdita di autonomia decisionale umana. Pertanto, è indispensabile sviluppare meccanismi normativi adeguati che regolamentino l'impiego dell'IA in ambito legislativo, garantendo che i suoi benefici siano equamente distribuiti e che i diritti fondamentali dei cittadini siano preservati.

Da un punto di vista accademico, invece, l'esplorazione della GenAI nel Congresso degli Stati Uniti e nelle legislature statali richiede un approccio multidisciplinare, poiché solo attraverso una rigorosa analisi interdisciplinare sarà possibile comprendere appieno le implicazioni a lungo termine dell'adozione della GenAI nel contesto parlamentare e delineare linee guida e best practices per garantire un corretto utilizzo di questa tecnologia. Si nota, dunque, che l'adozione dell'Intelligenza Artificiale da parte dei Parlamenti rappresenta una tappa rilevante nella modernizzazione delle istituzioni legislative.

Patricia Almeida, Vice Chief Information Officer (CIO) della Camera dei Deputati del Brasile, ad esempio, ha delineato tre fasi distintive in questo processo di integrazione.

In primo luogo, vi sono i Parlamenti che hanno già implementato con successo progetti basati sull'IA e ora mirano a consolidare e rendere sostenibili tali soluzioni nel lungo periodo.

Il loro obiettivo è sviluppare politiche e strategie, così come l'integrazione di requisiti relativi all'IA negli appalti pubblici. Questa fase richiede un approccio maturo e un'impostazione strategica per garantire che le implementazioni esistenti siano efficaci e che possano evolversi in armonia con i cambiamenti tecnologici in atto.

In secondo luogo, si collocano i Parlamenti che stanno sperimentando l'IA, per dimostrarne i vantaggi ed ottenerne il sostegno ed i finanziamenti necessari.

Infine, vi sono i Parlamenti che non hanno ancora intrapreso il percorso verso l'adozione dell'IA, spesso a causa di lacune nelle infrastrutture informatiche di base, nei sistemi legislativi e nella governance dei dati. Questi Parlamenti possono trarre beneficio dalla guida e dal supporto forniti dalla rete interparlamentare, che può assistere nel superamento delle sfide tecniche e organizzative che ostacolano l'adozione dell'IA. Con la sua crescente introduzione nella società saranno necessari solidi controlli ed equilibri ed il ruolo di supervisione del Parlamento sarà fondamentale.

Gli strumenti di controllo a disposizione dei parlamentari includono l'ottenimento di informazioni dal Governo attraverso interrogazioni orali e scritte, la partecipazione a dibattiti, lo svolgimento di indagini in commissione e l'organizzazione di audizioni. Le inchieste delle commissioni possono svolgere un ruolo importante nel valutare l'influenza dell'IA in vari settori e aree politiche e nel raccomandare cambiamenti politici e legislativi.

L'interesse dei Parlamenti nel formulare legislazioni mirate ad affrontare i rischi emergenti associati all'Intelligenza Artificiale è sempre più evidente, riflettendo una consapevolezza crescente delle implicazioni che questa tecnologia può avere sulla democrazia e sulla società nel suo complesso.

Un caso significativo proviene dal Brasile, dove il Presidente del Senato ha presentato un progetto di legge volto a regolamentare l’IA, che non solo definisce i diritti dei cittadini, in relazione all'uso della stessa, ma vieta anche la discriminazione da parte di sistemi basati su questa tecnologia, mentre istituisce disposizioni istituzionali per l'ispezione e la supervisione dei sistemi di IA. Proprio in Brasile, infatti, la Camera dei Deputati ha adottato una strategia avanzata nell'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale per migliorare l'efficienza e l'accessibilità del suo processo legislativo attraverso la piattaforma denominata "Ulysses", alimentata da tecnologie di Machine Learning (ML).

Essa si distingue per la sua capacità di analizzare e categorizzare grandi quantità di documenti e dati, nonché di adattare i contenuti agli interessi specifici degli utenti. Offre al pubblico la possibilità di esprimere opinioni, sostenere o opporsi a proposte di legge e commentare su quest’ultime, registrando a volte un notevole volume di feedback che può raggiungere fino a 30.000 commenti su una singola proposta legislativa. Ulysses utilizza anche la Natural Language Processing (NLP), per analizzare e interpretare questi commenti in modo efficace. Per di più, nell'ottica di ampliare ulteriormente la partecipazione pubblica, i legislatori brasiliani stanno sperimentando l'impiego di chatbot basati sull'IA per fornire un'interfaccia di conversazione intuitiva ai cittadini, consentendo loro di accedere facilmente ad informazioni riguardanti: i legislatori, le proposte di legge e i dati di bilancio. Questa iniziativa mira a rendere l'interazione con il processo legislativo più accessibile e user-friendly per un'ampia gamma di cittadini. Parallelamente, la Camera dei Deputati del Brasile sta esplorando l'applicazione di tecniche di computer vision, come il riconoscimento facciale, per identificare i legislatori durante le trasmissioni video e le sessioni plenarie. Questo impiego innovativo di tecnologie visive avanzate mira a migliorare il monitoraggio e la gestione delle attività parlamentari, consentendo un'identificazione rapida e accurata dei partecipanti.

Anche l'Assemblea nazionale della Corea del Sud sta attualmente esaminando una “Legge sulla promozione dell'industria dell'IA e sul quadro per la creazione di un'IA affidabile”.

Si tratta di una proposta legislativa che mira a consolidare sette leggi precedenti sull'IA in un quadro normativo unificato, identificando specificamente gli usi dell'IA considerati ad alto rischio e stabilendo linee guida etiche per il suo impiego. Tale iniziativa evidenzia l'importanza di un approccio complessivo alla regolamentazione dell'IA, che tenga conto non solo degli aspetti tecnici e economici, ma anche delle implicazioni etiche e sociali associate a questa tecnologia.

Particolarmente interessante, poi, appare anche il caso dell’Irlanda.

L'adozione di linee guida sull'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale nel settore pubblico da parte del Governo irlandese (gennaio 2024) ha rappresentato un passo notevole verso l'implementazione responsabile e efficace di questa tecnologia emergente. Le linee guida sono strumenti essenziali per orientare le decisioni e le azioni delle istituzioni governative nello sfruttare il potenziale dell'IA per migliorare i servizi pubblici e garantendo, nel contempo, la protezione dei diritti fondamentali e la trasparenza nel processo decisionale. In seguito all'accordo su una nuova legge europea sull'IA, lo stesso Governo ha dato istruzioni affinché tutti gli strumenti di IA utilizzati dal servizio pubblico irlandese siano conformi ai sette requisiti ‒ (i) rispetto dei diritti fondamentali, ii) affidabilità e sicurezza, iii) trasparenza e tracciabilità, iv) sviluppo e utilizzo responsabile, v) governance umana, vi) diversità, non discriminazione e equità, vii) privacy e protezione dei dati ‒ per l'IA etica sviluppati dalla Commissione europea.

Lo scenario italiano: il quadro di riferimento

Qual è, invece, lo scenario italiano in materia?

Durante il periodo compreso tra aprile 2023 e gennaio 2024, il Comitato di vigilanza sull'attività di documentazione della Camera dei deputati ha condotto un'indagine conoscitiva mirata.

Una delegazione del Comitato, attraverso un complesso di audizioni e una missione di studio ‒ svoltasi dal 22 al 26 ottobre 2023 a Seattle e a San Francisco ‒, ha incontrato i principali attori del settore dell'Intelligenza Artificiale (in particolare, i responsabili di Microsoft, Amazon, Salesforce, Open AI, Google e META e i ricercatori della Stanford University) con lo scopo primario di esaminare dettagliatamente, oltre alle possibili applicazioni per il supporto del lavoro parlamentare, lo stato attuale dell'evoluzione dell’IA. L'indagine ha anche esplorato le potenzialità, le sfide etico- giuridiche connesse all'IA ed il loro impatto sulle libertà individuali e sulla stabilità delle democrazie.

Tra le criticità individuate si annoverano le questioni relative alla protezione dei dati personali, le potenziali violazioni del copyright, il fenomeno delle allucinazioni generate da algoritmi e il rischio di manipolazioni attraverso l'utilizzo della stessa.

Uno dei principali esiti emersi dall'indagine è stata, soprattutto, la chiara esigenza di una regolamentazione tempestiva e tecnologicamente neutrale, sia a livello nazionale che sovranazionale, al fine di applicare in modo efficace l'uso dell'IA nei molteplici settori della società. Tale regolamentazione consentirebbe alle istituzioni, ai cittadini ed alle imprese di sfruttare appieno i benefici derivanti dall'impiego di questi nuovi strumenti tecnologici.

In questo contesto, la Camera dei deputati assume un ruolo “guida”, poiché la sua attenzione dedicata a tali questioni e la sua capacità di definire un processo consapevole e ponderato di integrazione delle soluzioni di intelligenza artificiale a sostegno del lavoro parlamentare sono fondamentali. Questo processo dovrebbe essere condotto su più fronti, con l'obiettivo di migliorare l'efficacia dell'attività legislativa e di rendere più accessibile e comprensibile l'attività svolta dall'Istituzione stessa. Ciò dovrebbe avvenire a beneficio dei cittadini che desiderano accedere a informazioni sempre più complete riguardo alle attività parlamentari.

In linea con il processo di completa digitalizzazione del procedimento di esame parlamentare dei progetti di legge, l'impiego di tali algoritmi ha consentito una rapida ed efficiente creazione e ordinamento dei fascicoli degli emendamenti, liberando gli operatori specialistici da attività preparatorie di base. In tal modo, la tecnologia è stata adottata come strumento di ottimizzazione e potenziamento dell'attività umana.

L'attenzione internazionale rivolta a questa soluzione è stata particolarmente evidente durante il seminario dell'Unione Interparlamentare (IPU) dell’ottobre 2023, focalizzato sulla trasformazione del lavoro parlamentare mediante l'utilizzo dell'IA, nonché durante la Conferenza dei Segretari generali dei Parlamenti dell'Unione Europea (gennaio 2022).

Inoltre, in collaborazione con il Consorzio Nazionale per l'Informatica (CINI) e il Laboratorio per l'Intelligenza Artificiale dell'Università di Udine, è stato sviluppato un sistema prototipico in grado di attribuire automaticamente ai documenti, ai settori ed alle classi di identificazione semantica, l'individuazione di contenuti correlati ed in sintonia con l'impegno crescente nella sicurezza informatica. Tale sistema utilizza la classificazione automatica dei testi mediante l'impiego del thesaurus multilingue e multidisciplinare EuroVoc e sono state implementate soluzioni di IA per la correlazione degli eventi di sicurezza all'interno del Security Operations Centre della Camera dei deputati.

La Camera dei deputati, dunque, nel perseguire questo approccio attento e mirato, non solo si propone come un esempio di leadership nel campo dell'adozione dell'IA nel contesto parlamentare, ma anche come un custode delle libertà democratiche e dei diritti dei cittadini nell'era digitale.

Il Senato italiano ha introdotto un sistema di Intelligenza Artificiale denominato “Gestore Emendamenti (GEM)” per facilitare la gestione degli emendamenti proposti durante il processo legislativo. L'esistenza di tale sistema elettronico offre un vantaggio in termini di tracciabilità e gestione delle proposte legislative. Nonostante le sfide poste dall'ostruzionismo, esso consente una maggiore trasparenza e tracciabilità nella gestione degli emendamenti.

Questo sistema sfrutta sofisticati algoritmi di clustering del testo al fine di identificare rapidamente gruppi di emendamenti che presentano formulazioni simili. Secondo Carlo Marchetti, responsabile dell'Ufficio Sviluppo Sistemi Informativi del Senato, il processo è quasi istantaneo. Ma è ancora necessario “un occhio umano” per rivedere, approvare, modificare e integrare i risultati del sistema. Nessuna decisione viene presa senza supervisione. In questo senso, la tecnologia AI serve ad assistere gli esseri umani e non a sostituirli.

L'obiettivo primario di tale strumento è assistere il personale del Senato nell'individuare e nell’organizzare in maniera efficiente gli emendamenti che condividono caratteristiche testuali simili, al fine di programmare la votazione simultanea su di essi.

Sebbene il sistema sia in grado di produrre risultati quasi istantanei, è fondamentale sottolineare che il ruolo del personale del Senato rimane centrale in questo processo. Gli operatori umani esaminano attentamente gli output generati dall'IA, valutandoli, approvandoli, modificandoli e integrandoli secondo necessità. Tale approccio mira a garantire che nessuna decisione venga presa senza un adeguato livello di supervisione umana.

A tal riguardo, riportando le parole di Anna Ascani, deputata alla Camera per il Partito Democratico:  

l’intelligenza artificiale generativa può essere di supporto nel semplificare il lavoro dell’amministrazione nella redazione dei dossier, in particolare nella parte comparativa con le legislazioni degli altri Paesi europei e non. Può poi essere utile anche al singolo parlamentare nel momento in cui si trova a redigere una proposta di legge o un intervento su un determinato argomento perché ha maggiore facilità di reperire informazioni di natura comparativa o che ricostruiscano lo stato dell’arte su quello specifico tema […]. Ovviamente queste sono le opportunità ma ci sono anche dei rischi legati alla sicurezza dei dati, all’affidabilità delle informazioni e, quindi, il lavoro che sta portando avanti il Parlamento è finalizzato a massimizzare le opportunità minimizzando i rischi. Ovviamente non siamo gli unici a muoverci in questa direzione”.

Questo approccio – che potremmo definire ibrido ‒ combina l'efficienza e la velocità dell'IA con il discernimento umano e rappresenta un esempio concreto di come le istituzioni legislative possano integrare le tecnologie emergenti nel loro operato, senza compromettere la qualità e l'integrità del processo decisionale. Pertanto, l'utilizzo di strumenti come il GEM nel contesto parlamentare illustra l'importanza di una collaborazione sinergica tra “Intelligenza Artificiale” e “competenza antropica”, al fine di ottimizzare l'efficienza e l'efficacia del processo legislativo.

Pertanto, è intuibile che l'ascesa dell'Intelligenza Artificiale ha permeato inesorabilmente i molteplici ambiti della società contemporanea, lasciando un'impronta tangibile anche nell'arena parlamentare. In Italia, il recente “Rapporto sull'uso dell'intelligenza artificiale a sostegno del lavoro dei deputati e dei senatori”, presentato a Montecitorio, solleva interrogativi sulle dinamiche della democrazia moderna e sull'ottimizzazione delle funzioni legislative attraverso l'adozione di soluzioni tecnologiche innovative. A tal proposito, si eleva un invito solenne al mondo accademico italiano: partecipare attivamente alla costruzione di un modello nazionale per l'utilizzo responsabile e mirato dell'IA nel contesto parlamentare. L'invito non è solo un richiamo all'azione, ma anche un'opportunità per l'approfondimento e la ricerca.

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Bibliografia

  1. REPRESENTATIVE BODIES IN THE AI ERA
  2. Utilizzare l’intelligenza artificiale a supporto del lavoro parlamentare (Report 2024)
  3. Interim Guidelines for Use of AI in the Public Service (2024)
  4. Indagine conoscitiva sul rapporto tra intelligenza artificiale e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli impatti che l’intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro

Sitografia

  1. Bússola Tech | Modernisation of Parliaments (bussola-tech.co)
  2. REP. JAKE AUCHINCLOSS USES CHATGPT ARTIFICIAL INTELLIGENCE TO WRITE HOUSE SPEECH | U.S. Congressman Jake Auchincloss Of Massachusetts 4th District
  3. Guide to digital transformation in parliaments | Inter-Parliamentary Union (ipu.org)
  4. Government commits to using trustworthy AI in the Public Service (www.gov.ie)

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