Tributario

Politiche di coesione: novità per ridurre i divari territoriali

In attuazione del PNRR, il Decreto-legge n. 60/2024 introduce bonus giovani, bonus donne e per la ZES unica del Mezzogiorno

Nel Consiglio dei Ministri di martedì 30 aprile 2024, tra gli altri provvedimenti, è stato adottato un decreto-legge in ambito di politiche di coesione, pubblicato poi in Gazzetta Ufficiale 7 maggio 2024, n. 105: introdotti i bonus giovani, donne, ZES.

Il Consiglio dei Ministri ha dato l’ok al testo di un decreto-legge (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 105/2024 come D.L. 7 maggio 2024, n. 60 - testo in calce) volto a introdurre una riforma della politica di coesione, già inserita nel contesto della revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza per conferire unitarietà strategica e visione comune alle principali leve di sviluppo e coesione, nonché di accelerare e rafforzare l’attuazione degli interventi finanziati dalla politica di coesione 2021-2027, mirati a ridurre i divari territoriali, in particolare nei settori:

  • delle risorse idriche,

  • delle infrastrutture per il rischio idrogeologico e la protezione dell’ambiente,

  • dei rifiuti,

  • dei trasporti e della mobilità sostenibile,

  • dell’energia,

  • del sostegno allo sviluppo e all’attrattività delle imprese, pure per le transizioni digitale e green.

I relativi programmi di investimento risultano finanziati da 42 miliardi di euro di risorse europee e 32 miliardi di euro di risorse nazionali per il ciclo di programmazione 2021-2027, dunque 74 miliardi di euro di investimenti destinati a ridurre i divari territoriali.

Tramite la riforma in parola si intende garantire il coordinamento tra gli interventi dalla politica di coesione messi in atto in ambito regionale e quelli a livello nazionale, incoraggiando complementarietà e sinergia tra gli interventi della politica di coesione europea e gli investimenti previsti dagli Accordi per la coesione e dal PNRR.

Il testo reca norme per accelerare e rendere più efficiente l’impiego delle risorse delle politiche di coesione europee, individuando interventi prioritari in una serie di settori strategici condivisi con la Commissione UE, secondo un approccio indirizzato al risultato, per rafforzare il livello di efficacia e di impatto degli interventi.

Tra i settori strategici risultano:

  • risorse idriche;

  • infrastrutture per il rischio idrogeologico e la protezione dell’ambiente;

  • rifiuti;

  • trasporti e mobilità sostenibile;

  • energia;

  • sostegno allo sviluppo e all’attrattività delle imprese, anche per le transizioni digitale e verde.

Si stabilisce l’attuazione degli obiettivi del regolamento STEP mediante lo sviluppo delle tecnologie critiche:

  • semiconduttori avanzati,

  • intelligenza artificiale,

  • tecnologie quantistiche e biotecnologie.

Si prevedono, inoltre, misure per lo sviluppo e coesione territoriale come:

  • la revisione della disciplina e il finanziamento del fondo perequativo infrastrutturale;

  • la ricognizione dello stato di attuazione dei contratti istituzionali di sviluppo, nonché la revisione della governance istituzionale e delle modalità attuative degli stessi;

  • l’estensione delle misure di semplificazione e dei benefici fiscali previsti per la ZES unica anche alle zone logistiche semplificate (ZLS) e l’incremento del fondo di sostegno ai comuni marginali da destinare ai consorzi industriali;

  • misure per garantire le risorse destinate ai Comuni svantaggiati, per gli investimenti nelle aree interne destinati al sostegno economico in favore di piccole e micro-imprese e per la realizzazione di infrastrutture prioritarie.

Si introducono anche dei bonus:

  • il bonus giovani, che si sostanzia nell’esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite di 500 euro mensili, per 2 anni, destinato all’assunzione di giovani con età inferiore a 35 anni, donne e, nelle Regioni della Zona Economica Speciale unica del Mezzogiorno, pure degli over 35 disoccupati da almeno ventiquattro mesi;

  • il bonus donne in favore delle lavoratrici svantaggiate, con l’esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro fino a 24 mesi, nel limite di 650 euro su base mensile, per ogni lavoratrice assunta a tempo indeterminato. Il bonus si applica alle donne di qualsiasi età, con un trattamento di maggior favore per le donne residenti nel Mezzogiorno;

  • il bonus ZES, per sostenere lo sviluppo occupazionale nella ZES unica del Mezzogiorno tramite uno sgravio contributivo del 100% fino a 24 mesi nel limite di 650 per ogni lavoratore assunto, per i datori di lavoro di aziende fino a 15 dipendenti.

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