AGCM: la Relazione annuale sull’attività del 2023

Presentata a Roma la Relazione annuale sull’attività dell’AGCM nel 2023 (testo in calce). Il Presidente Roberto Rustichelli ha illustrato le principali aree di intervento (digitale, energia e sostenibilità ambientale) ripercorrendo i procedimenti più rilevanti. Nel 2023 l’attività dell’AGCM ha prodotto benefici a favore di imprese e consumatori per 710 milioni di euro e restituito ai consumatori oltre 122 milioni di euro.

Si è tenuta mercoledì 17 aprile a Roma nella Sala Regina di Palazzo Montecitorio la Presentazione della Relazione annuale sull’attività dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nel 2023. Sono state 1271 le segnalazioni in materia di concorrenza con benefici a favore di imprese e consumatori per 710 milioni di Euro nel 2023, e 34.595 quelle a tutela del consumatore, con la restituzione a 600 mila consumatori di oltre 122 milioni di Euro.

In un contesto di stallo della produttività nazionale da oltre vent’anni, spiega il Presidente Roberto Rustichelli, le linee di azione dell’AGCM si concentrano verso i nuovi settori dai quali si attende la ripresa, e cioè: digitale, energia e sostenibilità.

Nel settore digitale l’Autorità ha lavorato per contenere e regolare l’incidenza delle piattaforme sulla competitività attraverso l’uso dei dati personali. Un procedimento ha portato ad adottare impegni per rimuovere gli ostacoli frapposti da Google alla condivisione dei dati con altre piattaforme su richiesta degli utenti. Un secondo procedimento sta esaminando le modalità potenzialmente discriminatorie di Apple nell’acquisire il consenso degli utenti al tracciamento dei propri dati di navigazione attraverso le applicazioni scaricate.  Sono state adottate misure cautelari, confermate dal TAR Lazio, per il corretto svolgimento delle trattative tra META e SIAE nel definire la remunerazione degli artisti italiani per i contenuti musicali disponibili sui social ed è stato ritenuto sussistente lo stato di dipendenza economica di SIAE da META.

In relazione al settore dell’influencer marketing l’Autorità Garante ha sanzionato la società Balocco per l’iniziativa Pandoro Pink Christmas, in cui era coinvolta la famosa influente Chiara Ferragni. Sono state esaminate quelle pratiche aggressive che usano tecniche di profilazione dei consumatori con algoritmi e che rischiano di incidere sugli utenti più vulnerabili. In questo senso Rustichelli ricorda il procedimento che ha sanzionato TIK TOK per contenuti pericolosi verso i minori, consistenti in un sistema di raccomandazione basato sulla profanazione volto ad accrescere le interazioni ed il tempo speso online.

Una seconda area di intervento ha riguardato il settore energetico dove sono state avviate tre istruttorie per prezzi eccessivamente gravosi dei servizi di teleriscaldamento, con aumenti delle tariffe non giustificabili in ragione degli incrementi dei costi delle materie prime. Undici procedimenti istruttori hanno bloccato le pratiche commerciali aggressive volte a far accettare ai consumatori le modifiche unilaterali peggiorative dei prezzi di gas ed elettricità. Altri interventi sono stati finalizzati alla correttezza delle pratiche commerciali per acquisire clienti al mercato libero. L’Autorità ha poi monitorato i mercati dei carburanti ad autotrazione, settore in cui eventuali distorsioni della concorrenza avrebbero potuto avere un impatto significativo su consumatori ed imprese. In questo senso, ad esempio, l’autorizzazione condizionata al rispetto di alcune misure nell’acquisizione da parte di IP degli asset di Esso in Italia.

Terza area di intervento è quella della sostenibilità ambientale, dove il ruolo delle politiche di concorrenza, spiega il Presidente AGCM, è cruciale, per favorire il processo di transizione. Su questa linea, due procedimenti che hanno riguardato la tariffazione dei servizi per la ricarica delle auto elettriche e la componentistica per le biciclette elettriche, dove l’Autorità ha impedito che la cooperazione tra imprese finisse per creare meccanismi collusivi finalizzati ad aumentare i prezzi o ad escludere concorrenti sul mercato. Nel settore ambientale, infine, l’Autorità ha prestato particolare attenzione alle pratiche di pubblicità ingannevole utilizzate da alcune aziende per carpire la fiducia dei consumatori diffondendo vanti prestazionali privi di fondamento o decettivi.

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